Gli Stati Uniti aboliscono l’habeas corpus? (Military Commissions Act)

“E` un’occasione rara per un Presidente firmare una legge sapendo che salvera` vite Americane; questa mattina mi viene concesso questo privilegio”, ha commentato il presidente statunitense George W Bush mentre gettava 200 anni di leggerezze giudiziarie nella pattumiera della storia” (perdonate la traduzione)

Questa l’apertura dell’articolo su The Register intitolato “Il Quarto Reich”, che commenta l’ultima novita` legislativa statunitense.

(premessa, non sono un esperto di legge, ne` un avvocato: fatemi notare se sbaglio)
Wikipedia recita:

Nel sistema anglosassone di common law si indica con la locuzione habeas corpus l’ordine emesso da un giudice di portare un prigioniero al proprio cospetto.
[…]
l diritto (right) di habeas corpus è il diritto di richiedere ad una corte reale l’emissione del writ corrispondente: tale diritto è stato sempre celebrato come il più efficiente sistema di salvaguardia della libertà individuale.

Seguendo i link dalla pagina di Wikipedia ad un articolo di Fulco Lanchester (docente di Diritto costituzionale italiano e comparato, alla Sapienza), in realta` questo diritto ad un ordine di un tribunale era gia` stato fortemente indebolito dal Patriot Act del 2001.

Da quel poco che ho capito, la legge si applicherebbe solamente a coloro ritenuti “combattenti nemici” (ritenuti tali pero` da un organo militare).

Il Military Commissions Act of 2006 sempre citando l’articolo di “The Register” permetterebbe

  • un trattamento “duro” durante gli interrogatori, dove il “duro” verrebbe definito solamente dal Governo
  • di ammettere in tribunale testimonianze per “sentito dire”, o forzate
  • di interrogare i prigionieri senza assistenza legale…

e al contempo proibirebbe, ad esempio, di invocare la Convenzione di Ginevra.

Sara` anche che ho visto di recente “Good night, and good luck” ma mi sembra che il maccartismo stia tornando prepotentemente di moda, ovviamente con opportuni adattamenti, ma pericolosamente con l’appoggio del governo e di un Congresso troppo debole, o interessato, per contrastarlo.

Spero che siano solamente la mia ignoranza e la superficialita` dell’analisi che mi portano a questa conclusione, ma la situazione non mi pare destinata a migliorare e provo una certa inquietudine.
Difficilmente mi aspetto che un Governo che e` riuscito ad ottenere delle concessioni in ambiti in cui gli americani sono cosi` sensibili sia pronto a rinunciare non appena… stavo per scrivere “non appena sara` terminata l’emergenza”.
Gia`, chi decide quando ci si trova in emergenza e quando no?

…sed quis custodiet ipsos custodes?

Ulteriori approfondimenti:
(Che sia chiaro, questi link sono solo alcuni: incoraggio fortemente l’uso del vostro Motore di Ricerca Preferito(TM) per scovare altre fonti tramite cui farvi un’idea vostra)

  • il commento di Amnesty International: “Turning bad policy into bad law”
  • Il MCA2006 su Wikipedia (curiosamente, “The factual accuracy of this article or section is disputed”)
  • Il post del 4 Ottobre 2006 su OneMoreBlog (prima quindi che Bush firmasse, ma dopo che il Senato l’aveva approvata)
  • Il commento del New York Times che titola “La corsa verso il baratro” (richiesto abbonamento)

PS: Complimenti a Marco per il suo 110 e lode di oggi :)

Author: zen

Geek of all trades, having fun with *NIX, the Internet and computer security since 1995.

One thought on “Gli Stati Uniti aboliscono l’habeas corpus? (Military Commissions Act)”

  1. In buona sostanza, si tratta di un provvedimento che serve a tappare le falle trovate dai legali dell’ACLU (American Civil liberties Union), che difendono le persone (illegalmente) detenute a Guantanamo Bay, nel Patriot Act.
    Già con il Patriot Act, infatti, qualora dichiarati dal DHS (Department of Homeland Security) “nemici belligeranti” degli Stati Uniti, si può essere arrestati e detenuti e tempo indeterminato, senza che vengano presentate formali accuse a un giudice, come, invece, prevede la legge.
    Quindi, ricapitolando, se pensi di stare sulle palle a qualcuno nell’ambito sistema della giustizia federale statunitense, evita di calcare il suolo americano, o rischi di fare una brutta fine.

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