Leggo stamattina, con un sentimento misto di apprensione e stupore, che il merger tra Disney e Pixar e` dato di fatto.
Da diverse settimane circolavano voci (sempre smentite) che il gigante dell’animazione e dell’intrattenimento avrebbe tentato di prendere il controllo completo di Pixar, soprattutto dopo che il risultati al botteghino dell’ultimo prodotto di Disney (Chicken Little) non erano stati lusinghieri come quelli che solitamente accompagnano i film di animazione di Pixar.
Con “Cars” in uscita nelle sale per questa primavera, Disney ha deciso di metter mano al portafoglio azionario e di acquisire per valore equivalente di sette miliardi di dollari la “piccola” casa di animazione Californiana, che Steve Jobs aveva acquistato per dieci milioni da LucasArts quasi venti anni fa — e con cui Disney aveva un accordo di distribuzione che sarebbe scaduto questo Giugno.
Con questa mossa, Jobs diventa l’azionista singolo con la maggiore quantita` di azioni in Disney (tre miliardi e mezzo di dollari).
Dicevo prima dell’apprensione che ha accompagnato questa scoperta: una societa` che sforna ottimi prodotti, e che non si trova in difficolta`, difficilmente puo` risentire in modo positivo da una acquisizione — a meno che l’operazione non si fermi ai livelli amministrativi. Se lavorassi in Pixar avrei un po’ paura di quello che potrebbe accadere alla mia (ex)societa`, speriamo che l’ambiente rimanga lo stesso e che non venga turbato un equilibrio quasi magico…
Anche io sono abbastanza preoccupato di questa acquisizione da parte di Disney.
Adoro Pixar e il suo modo di fare animazione. Le idee, la regia e le storie interessanti che sfornano… se penso alla produzione di Disney degli ultimi anni, e che questa acquisizione possa portare cambiamenti anche per Pixar nel modo di fare film… rabbrividisco.
Jobs a suo tempo era stato bravo quando stipulò gli accordi con Disney, riuscendo a preservera la libertà di espressione del proprio team. Speriamo quindi che anche questa volte le cose siano andate così…