Ancora su VHS vs. BetaMAX

(…metaforicamente)

The early Internet is a terrific case study of how free crufty garbage will usually destroy well-designed stuff that costs something.
That’s a dynamic that’s playing itself out again as Linux (free crufty garbage) is dooming Sun/Solaris and commercial UNIX (well-designed and maintained stuff that costs $$) to eventual extinction.

What short-sighted customers don’t understand is that relying on garbage is more expensive in the long run. By the time you’ve bought all the duct tape, baling wire, and glue that is necessary to make all the garbage appear somewhat reliable, you could have actually afforded something that didn’t suck in the first place…

mjr.

Ora, definire Linux “garbage” mi pare un po’ eccessivo, pero’ c’e` un fondo di verita` in questi pensieri… siamo di nuovo al dilemma VHS vs. BetaMAX?

Tra l’altro, ho scoperto non solo che esistono ancora pagine che comparano VHS e BetaMAX, ma che addirittura ci sono gruppi musicali che si sono ispirati a questo storico dilemma…

Author: zen

Geek of all trades, having fun with *NIX, the Internet and computer security since 1995.

4 thoughts on “Ancora su VHS vs. BetaMAX”

  1. Uhm..firewall wizard si sta rivelando mooolto interessante..quasi quasi mi iscrivo..

    Quale fondo di verità hai trovato in quell’estratto?

    Personalmente penso che gli UNIX FOSS siano “unix visto da molti punti di vista” mentre gli UNIX commerciali siano “unix visto dal punto di vista dell’azienda che produce questo unix”….
    Dire che Linux è “free” come intende lui la parola “free” è un’evidente baggianata, certo che il problema della qualità ha sempre un po’ afflito Linux, imho, e questo si nota particolarmente adesso: non c’e’ un vero ramo di sviluppo, quindi nel tree ufficiale vanno patches più o meno stabili e più o meno sicure..a svantaggio della stabilità e quindi della “qualità del software”.

    Se sui *BSD le cose stiano meglio non so…personalmente trovo che alcune scelte di design fatte da FreeBSD tra la 4 e la 5 siano mooolto oscure e non riesco a trovare il loro vantaggio pratico..(ok, ce ne sono altre semplicemente stupende..)

    My 0.02 euros..

  2. Il fondo di verita` e` proprio quello che hai intravisto tu: con l’avvento del 2.6 la qualita` del kernel e` precipitata clamorosamente. Pensavo di riservare un post separato a questo argomento, ma gia` che ci siamo…
    Molte persone che conosco condividono questa visione: il 2.6 e` privo di un ramo di sviluppo. Il 2.2.x aveva il 2.3.x, il 2.4.x aveva il 2.5.x.
    Dove sta il tree del 2.7.x? Qualcuno potrebbe eccepire che il 2.6.x non e` un kernel “di produzione”, ma la mia idea e` che la base degli utenti — quelli che parlano bene di linux, che ne esaltano le doti con il resto del mondo, e che alla fine di tutto sono quelli che portano linux alla diffusione che ha — non abbia afferrato fino in fondo questo concetto.
    Sono stati abituati da anni (a parte alcune defaillance come il 2.4.11, se ricordo bene) a montare sempre l’ultima versione del kernel e non avere problemi, ed e` quello che stanno facendo con risultati a mio parere disastrosi (almeno dal punto di vista della security).

    Sono meno addentro al ciclo di rilascio dei *BSD, ma come prevedibile anche in questo campo non e` tutto in perfetta armonia. Con il passaggio da FreeBSD 4.x a 5.x, c’e` stato chi ha pensato che un suo fork sarebbe stato “meglio”…

    Quello che mi auguro e` che Linux non uccida gli Unix commerciali, e che successivamente Windows uccida Linux. Il ciclo di sviluppo di Microsoft non sara` stupendo, ma ha almeno teoricamente alcuni vantaggi — tipo una quality assurance centralizzata.

  3. Già..trovo che il 2.7.x sia davvero mancante.

    Ancora riguardo a FreeBSD 4-5: tutti d’accordo che la 5-CURRENT sia stata troppo lunga, con troppe modifiche sostanziali che hanno bisogno di un’aggiustatina di qua e di là, specialmente nelle performance. La 6-CURRENT sta venendo su davvero bene, IMHO, e trovo che il ciclo di rilascio come pensato da Scott Long d’ora in poi (non ho un link, ma lo trovi sicuramente in giro..) sia un ottimo compromesso tra “feature” e “stabilità” .

    Certo la scomparsa degli Unix commerciali (per quanto non li abbia mai usati molto) sarebbe alquanto deleteria, IMHO, perché comunque rimangono gli OS di riferimento per la loro piattaforma (che è poi quella del vendor..).

    Domanda: se il 2.6.x non è un kernel di produzione, cosa devo usare per avere supporto hw, feature e stabilità? Non vedo soluzioni..

  4. Personalmente sono passato da linux a netbsd da un annetto.
    Piu comodo , piu ‘centralizzato’ appunto (evviva pkgsrc).
    Ma non mi piacerebbe proprio la scomparsa”del” sistema operativo GPL.
    Sarebbe un mondo piu’ povero e meno utopico.

    Luca

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