Pochi giorni fa parlavo con un mio collega di questa ragazza russa, che sulla sua ZZR-1100 si era fatta un viaggetto nella zona ad alta radioattivita` successiva all’incidente dell ’86. Vidi le pagine qualche mese fa, le trovai inquietanti e nel contempo di grande fascino — come tutte le documentazioni di qualcosa di grande. Ora lo sta rifacendo, con una gita tra i bunker e le zone delle varie guerre che ci sono state dalle sue parti. Entrambi reportage un po’ naif, ma molto interessanti.